Come organizzare eventi nel tuo ristorante e massimizzare le prenotazioni (senza stress)

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Ristorante fine dining: 5 cose che stai sottovalutando nella gestione prenotazioni

Prenotazioni

Nel fine dining, anche la prenotazione deve essere un’esperienza esclusiva. Ecco 5 verità che ogni ristoratore di alto livello dovrebbe conoscere.

Indice contenuti

  • Se la prenotazione è faticosa, il cliente si perde prima di arrivare

  • Il sistema di prenotazione parla per il tuo ristorante

  • La tecnologia giusta ti fa lavorare meglio, non ti toglie autenticità

  • Conoscere i clienti è il primo passo per farli tornare

  • Recensioni e prenotabilità: è online che ti giochi tutto

  • Conclusioni

Nel mondo del fine dining, l’eccellenza non si misura solo nel piatto. 

Chi gestisce un ristorante di alto livello lo sa: ogni dettaglio conta. 

Ma c’è un aspetto spesso trascurato che incide profondamente sull’esperienza e sul posizionamento del locale. Parliamo della prenotazione: il primo vero punto di contatto tra cliente e ristorante.

Un cliente che cerca un’esperienza esclusiva inizia il suo “viaggio” molto prima di accomodarsi a tavola. E se il processo di prenotazione non è all’altezza delle aspettative, rischia di compromettere tutto ciò che verrà dopo.

Ecco 5 verità che ogni ristorante fine dining dovrebbe conoscere per trasformare le prenotazioni in un’estensione dell’esperienza.

1. Se la prenotazione è faticosa, il cliente si perde prima di arrivare

Nel fine dining, nulla è lasciato al caso: l’ambiente, il servizio, la selezione dei vini, persino l’illuminazione sono studiati per offrire qualcosa di unico. 

Ma cosa succede prima che il cliente arrivi?

Troppo spesso, l’esperienza parte con una nota stonata: un numero di telefono che squilla a vuoto, un’email senza risposta, un form impersonale. E il cliente che aspetta una conferma del suo tavolo.

Eppure, è proprio in questi primi attimi che il cliente inizia a costruirsi un’idea del locale.

Se la prenotazione è complicata, lenta o poco curata, l’esperienza percepita si indebolisce ancora prima di iniziare.

2. Il sistema di prenotazione parla per il tuo ristorante

Nella ristorazione - e ancora di più per i ristoranti fine dining - ogni interazione comunica posizionamento. 

E la prenotazione non fa eccezione. 

Quando un cliente decide di festeggiare un anniversario, fare una proposta o semplicemente concedersi un momento speciale, si aspetta attenzione fin dal primo clic.

Il sistema di prenotazione deve essere elegante, fluido, coerente con l’identità del ristorante. Deve trasmettere cura e personalizzazione, raccogliere preferenze, tenere conto di esigenze alimentari o richieste particolari. 

Ogni messaggio automatico, ogni conferma ricevuta, è un’opportunità per rafforzare il valore del brand.

3. La tecnologia giusta ti fa lavorare meglio, non ti toglie autenticità

Molti ristoratori fine dining temono che affidarsi alla tecnologia possa impoverire l’interazione umana. 

In realtà, se ben progettata, la tecnologia può diventare un amplificatore dell’accoglienza.

Ad esempio, con software di gestione prenotazioni come Plateform, la prenotazione online diventa parte integrante dell’esperienza all’interno del locale: visibile su Google, prenotabile tramite una pagina web accessibile h24.

 E ogni richiesta viene gestita con la stessa precisione e attenzione che si riserva in sala.

Questo permette di risparmiare tempo, ridurre errori, evitare overbooking e – cosa fondamentale – rispondere in modo puntuale, anche quando il personale è impegnato con il servizio.

4. Conoscere i clienti è il primo passo per farli tornare

Il cliente fine dining è molto spesso esigente, ma anche estremamente fedele quando si sente riconosciuto. 

Ricordare i suoi gusti, il suo vino preferito, la sala in cui ha cenato l’ultima volta: sono dettagli che trasformano una buona esperienza in una memorabile.

Grazie a strumenti CRM avanzati, è possibile raccogliere e gestire lo storico di ogni cliente.

Il risultato? Interazioni personalizzate, inviti mirati, campagne su misura e servizio su misura. Non serve più “sperare” che un cliente torni: si può costruire una relazione continua affinché da nuovo cliente diventi un cliente fedele.

5. Recensioni e prenotabilità: è online che ti giochi tutto

Nel mondo della ristorazione di alto livello, il primo assaggio dell’esperienza non avviene in sala. Avviene online, spesso senza che tu te ne accorga. 

È quando un potenziale cliente cerca su Google, legge le recensioni lasciate da altri ospiti, scorre il tuo profilo, magari dopo aver visto una foto su Instagram o un post ricondiviso.

In quel momento, ogni dettaglio digitale parla per te.

Se il ristorante ha buone recensioni, recenti e autentiche, se è facile da prenotare con un clic, se trasmette eleganza e coerenza… allora l’aspettativa sale. 

Ma se invece manca un pulsante di prenotazione attivo, le recensioni sono datate o il processo è complicato, rischi di perdere quel cliente senza nemmeno saperlo.

Per un fine dining, la reputazione online è parte integrante dell’identità del locale. È il primo filtro attraverso cui passa ogni nuova opportunità. 

Ecco perché strumenti come Prenota con Google, una pagina di prenotazione su misura, e un flusso costante di recensioni positive non sono solo tecnicismi, ma elementi essenziali della tua strategia di accoglienza.

Conclusione: nel fine dining, anche il digitale deve essere su misura

Non basta offrire piatti d’autore e servizio ineccepibile. Oggi, chi punta all’eccellenza deve garantire un’esperienza completa, che comincia online e si riflette in ogni dettaglio del percorso cliente.

Con Plateform, ogni fase – dalla scoperta alla prenotazione, dalla conferma al follow-up – diventa parte integrante del posizionamento del tuo ristorante.

Scopri come Plateform può valorizzare l'identità del tuo ristorante fine dining. Richiedi una demo gratuita, compila il form in questa pagina.

🎧 Ascolta la puntata del podcast Plateform Talks

Ristorante fine dining: 5 cose che stai sottovalutando nella gestione prenotazioni

Prenotazioni

Nel fine dining, anche la prenotazione deve essere un’esperienza esclusiva. Ecco 5 verità che ogni ristoratore di alto livello dovrebbe conoscere.

Indice contenuti

  • Se la prenotazione è faticosa, il cliente si perde prima di arrivare

  • Il sistema di prenotazione parla per il tuo ristorante

  • La tecnologia giusta ti fa lavorare meglio, non ti toglie autenticità

  • Conoscere i clienti è il primo passo per farli tornare

  • Recensioni e prenotabilità: è online che ti giochi tutto

  • Conclusioni

Nel mondo del fine dining, l’eccellenza non si misura solo nel piatto. 

Chi gestisce un ristorante di alto livello lo sa: ogni dettaglio conta. 

Ma c’è un aspetto spesso trascurato che incide profondamente sull’esperienza e sul posizionamento del locale. Parliamo della prenotazione: il primo vero punto di contatto tra cliente e ristorante.

Un cliente che cerca un’esperienza esclusiva inizia il suo “viaggio” molto prima di accomodarsi a tavola. E se il processo di prenotazione non è all’altezza delle aspettative, rischia di compromettere tutto ciò che verrà dopo.

Ecco 5 verità che ogni ristorante fine dining dovrebbe conoscere per trasformare le prenotazioni in un’estensione dell’esperienza.

1. Se la prenotazione è faticosa, il cliente si perde prima di arrivare

Nel fine dining, nulla è lasciato al caso: l’ambiente, il servizio, la selezione dei vini, persino l’illuminazione sono studiati per offrire qualcosa di unico. 

Ma cosa succede prima che il cliente arrivi?

Troppo spesso, l’esperienza parte con una nota stonata: un numero di telefono che squilla a vuoto, un’email senza risposta, un form impersonale. E il cliente che aspetta una conferma del suo tavolo.

Eppure, è proprio in questi primi attimi che il cliente inizia a costruirsi un’idea del locale.

Se la prenotazione è complicata, lenta o poco curata, l’esperienza percepita si indebolisce ancora prima di iniziare.

2. Il sistema di prenotazione parla per il tuo ristorante

Nella ristorazione - e ancora di più per i ristoranti fine dining - ogni interazione comunica posizionamento. 

E la prenotazione non fa eccezione. 

Quando un cliente decide di festeggiare un anniversario, fare una proposta o semplicemente concedersi un momento speciale, si aspetta attenzione fin dal primo clic.

Il sistema di prenotazione deve essere elegante, fluido, coerente con l’identità del ristorante. Deve trasmettere cura e personalizzazione, raccogliere preferenze, tenere conto di esigenze alimentari o richieste particolari. 

Ogni messaggio automatico, ogni conferma ricevuta, è un’opportunità per rafforzare il valore del brand.

3. La tecnologia giusta ti fa lavorare meglio, non ti toglie autenticità

Molti ristoratori fine dining temono che affidarsi alla tecnologia possa impoverire l’interazione umana. 

In realtà, se ben progettata, la tecnologia può diventare un amplificatore dell’accoglienza.

Ad esempio, con software di gestione prenotazioni come Plateform, la prenotazione online diventa parte integrante dell’esperienza all’interno del locale: visibile su Google, prenotabile tramite una pagina web accessibile h24.

 E ogni richiesta viene gestita con la stessa precisione e attenzione che si riserva in sala.

Questo permette di risparmiare tempo, ridurre errori, evitare overbooking e – cosa fondamentale – rispondere in modo puntuale, anche quando il personale è impegnato con il servizio.

4. Conoscere i clienti è il primo passo per farli tornare

Il cliente fine dining è molto spesso esigente, ma anche estremamente fedele quando si sente riconosciuto. 

Ricordare i suoi gusti, il suo vino preferito, la sala in cui ha cenato l’ultima volta: sono dettagli che trasformano una buona esperienza in una memorabile.

Grazie a strumenti CRM avanzati, è possibile raccogliere e gestire lo storico di ogni cliente.

Il risultato? Interazioni personalizzate, inviti mirati, campagne su misura e servizio su misura. Non serve più “sperare” che un cliente torni: si può costruire una relazione continua affinché da nuovo cliente diventi un cliente fedele.

5. Recensioni e prenotabilità: è online che ti giochi tutto

Nel mondo della ristorazione di alto livello, il primo assaggio dell’esperienza non avviene in sala. Avviene online, spesso senza che tu te ne accorga. 

È quando un potenziale cliente cerca su Google, legge le recensioni lasciate da altri ospiti, scorre il tuo profilo, magari dopo aver visto una foto su Instagram o un post ricondiviso.

In quel momento, ogni dettaglio digitale parla per te.

Se il ristorante ha buone recensioni, recenti e autentiche, se è facile da prenotare con un clic, se trasmette eleganza e coerenza… allora l’aspettativa sale. 

Ma se invece manca un pulsante di prenotazione attivo, le recensioni sono datate o il processo è complicato, rischi di perdere quel cliente senza nemmeno saperlo.

Per un fine dining, la reputazione online è parte integrante dell’identità del locale. È il primo filtro attraverso cui passa ogni nuova opportunità. 

Ecco perché strumenti come Prenota con Google, una pagina di prenotazione su misura, e un flusso costante di recensioni positive non sono solo tecnicismi, ma elementi essenziali della tua strategia di accoglienza.

Conclusione: nel fine dining, anche il digitale deve essere su misura

Non basta offrire piatti d’autore e servizio ineccepibile. Oggi, chi punta all’eccellenza deve garantire un’esperienza completa, che comincia online e si riflette in ogni dettaglio del percorso cliente.

Con Plateform, ogni fase – dalla scoperta alla prenotazione, dalla conferma al follow-up – diventa parte integrante del posizionamento del tuo ristorante.

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Nel fine dining, anche la prenotazione deve essere un’esperienza esclusiva. Ecco 5 verità che ogni ristoratore di alto livello dovrebbe conoscere.

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  • Se la prenotazione è faticosa, il cliente si perde prima di arrivare

  • Il sistema di prenotazione parla per il tuo ristorante

  • La tecnologia giusta ti fa lavorare meglio, non ti toglie autenticità

  • Conoscere i clienti è il primo passo per farli tornare

  • Recensioni e prenotabilità: è online che ti giochi tutto

  • Conclusioni

Nel mondo del fine dining, l’eccellenza non si misura solo nel piatto. 

Chi gestisce un ristorante di alto livello lo sa: ogni dettaglio conta. 

Ma c’è un aspetto spesso trascurato che incide profondamente sull’esperienza e sul posizionamento del locale. Parliamo della prenotazione: il primo vero punto di contatto tra cliente e ristorante.

Un cliente che cerca un’esperienza esclusiva inizia il suo “viaggio” molto prima di accomodarsi a tavola. E se il processo di prenotazione non è all’altezza delle aspettative, rischia di compromettere tutto ciò che verrà dopo.

Ecco 5 verità che ogni ristorante fine dining dovrebbe conoscere per trasformare le prenotazioni in un’estensione dell’esperienza.

1. Se la prenotazione è faticosa, il cliente si perde prima di arrivare

Nel fine dining, nulla è lasciato al caso: l’ambiente, il servizio, la selezione dei vini, persino l’illuminazione sono studiati per offrire qualcosa di unico. 

Ma cosa succede prima che il cliente arrivi?

Troppo spesso, l’esperienza parte con una nota stonata: un numero di telefono che squilla a vuoto, un’email senza risposta, un form impersonale. E il cliente che aspetta una conferma del suo tavolo.

Eppure, è proprio in questi primi attimi che il cliente inizia a costruirsi un’idea del locale.

Se la prenotazione è complicata, lenta o poco curata, l’esperienza percepita si indebolisce ancora prima di iniziare.

2. Il sistema di prenotazione parla per il tuo ristorante

Nella ristorazione - e ancora di più per i ristoranti fine dining - ogni interazione comunica posizionamento. 

E la prenotazione non fa eccezione. 

Quando un cliente decide di festeggiare un anniversario, fare una proposta o semplicemente concedersi un momento speciale, si aspetta attenzione fin dal primo clic.

Il sistema di prenotazione deve essere elegante, fluido, coerente con l’identità del ristorante. Deve trasmettere cura e personalizzazione, raccogliere preferenze, tenere conto di esigenze alimentari o richieste particolari. 

Ogni messaggio automatico, ogni conferma ricevuta, è un’opportunità per rafforzare il valore del brand.

3. La tecnologia giusta ti fa lavorare meglio, non ti toglie autenticità

Molti ristoratori fine dining temono che affidarsi alla tecnologia possa impoverire l’interazione umana. 

In realtà, se ben progettata, la tecnologia può diventare un amplificatore dell’accoglienza.

Ad esempio, con software di gestione prenotazioni come Plateform, la prenotazione online diventa parte integrante dell’esperienza all’interno del locale: visibile su Google, prenotabile tramite una pagina web accessibile h24.

 E ogni richiesta viene gestita con la stessa precisione e attenzione che si riserva in sala.

Questo permette di risparmiare tempo, ridurre errori, evitare overbooking e – cosa fondamentale – rispondere in modo puntuale, anche quando il personale è impegnato con il servizio.

4. Conoscere i clienti è il primo passo per farli tornare

Il cliente fine dining è molto spesso esigente, ma anche estremamente fedele quando si sente riconosciuto. 

Ricordare i suoi gusti, il suo vino preferito, la sala in cui ha cenato l’ultima volta: sono dettagli che trasformano una buona esperienza in una memorabile.

Grazie a strumenti CRM avanzati, è possibile raccogliere e gestire lo storico di ogni cliente.

Il risultato? Interazioni personalizzate, inviti mirati, campagne su misura e servizio su misura. Non serve più “sperare” che un cliente torni: si può costruire una relazione continua affinché da nuovo cliente diventi un cliente fedele.

5. Recensioni e prenotabilità: è online che ti giochi tutto

Nel mondo della ristorazione di alto livello, il primo assaggio dell’esperienza non avviene in sala. Avviene online, spesso senza che tu te ne accorga. 

È quando un potenziale cliente cerca su Google, legge le recensioni lasciate da altri ospiti, scorre il tuo profilo, magari dopo aver visto una foto su Instagram o un post ricondiviso.

In quel momento, ogni dettaglio digitale parla per te.

Se il ristorante ha buone recensioni, recenti e autentiche, se è facile da prenotare con un clic, se trasmette eleganza e coerenza… allora l’aspettativa sale. 

Ma se invece manca un pulsante di prenotazione attivo, le recensioni sono datate o il processo è complicato, rischi di perdere quel cliente senza nemmeno saperlo.

Per un fine dining, la reputazione online è parte integrante dell’identità del locale. È il primo filtro attraverso cui passa ogni nuova opportunità. 

Ecco perché strumenti come Prenota con Google, una pagina di prenotazione su misura, e un flusso costante di recensioni positive non sono solo tecnicismi, ma elementi essenziali della tua strategia di accoglienza.

Conclusione: nel fine dining, anche il digitale deve essere su misura

Non basta offrire piatti d’autore e servizio ineccepibile. Oggi, chi punta all’eccellenza deve garantire un’esperienza completa, che comincia online e si riflette in ogni dettaglio del percorso cliente.

Con Plateform, ogni fase – dalla scoperta alla prenotazione, dalla conferma al follow-up – diventa parte integrante del posizionamento del tuo ristorante.

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  • Se la prenotazione è faticosa, il cliente si perde prima di arrivare

  • Il sistema di prenotazione parla per il tuo ristorante

  • La tecnologia giusta ti fa lavorare meglio, non ti toglie autenticità

  • Conoscere i clienti è il primo passo per farli tornare

  • Recensioni e prenotabilità: è online che ti giochi tutto

  • Conclusioni

Nel mondo del fine dining, l’eccellenza non si misura solo nel piatto. 

Chi gestisce un ristorante di alto livello lo sa: ogni dettaglio conta. 

Ma c’è un aspetto spesso trascurato che incide profondamente sull’esperienza e sul posizionamento del locale. Parliamo della prenotazione: il primo vero punto di contatto tra cliente e ristorante.

Un cliente che cerca un’esperienza esclusiva inizia il suo “viaggio” molto prima di accomodarsi a tavola. E se il processo di prenotazione non è all’altezza delle aspettative, rischia di compromettere tutto ciò che verrà dopo.

Ecco 5 verità che ogni ristorante fine dining dovrebbe conoscere per trasformare le prenotazioni in un’estensione dell’esperienza.

1. Se la prenotazione è faticosa, il cliente si perde prima di arrivare

Nel fine dining, nulla è lasciato al caso: l’ambiente, il servizio, la selezione dei vini, persino l’illuminazione sono studiati per offrire qualcosa di unico. 

Ma cosa succede prima che il cliente arrivi?

Troppo spesso, l’esperienza parte con una nota stonata: un numero di telefono che squilla a vuoto, un’email senza risposta, un form impersonale. E il cliente che aspetta una conferma del suo tavolo.

Eppure, è proprio in questi primi attimi che il cliente inizia a costruirsi un’idea del locale.

Se la prenotazione è complicata, lenta o poco curata, l’esperienza percepita si indebolisce ancora prima di iniziare.

2. Il sistema di prenotazione parla per il tuo ristorante

Nella ristorazione - e ancora di più per i ristoranti fine dining - ogni interazione comunica posizionamento. 

E la prenotazione non fa eccezione. 

Quando un cliente decide di festeggiare un anniversario, fare una proposta o semplicemente concedersi un momento speciale, si aspetta attenzione fin dal primo clic.

Il sistema di prenotazione deve essere elegante, fluido, coerente con l’identità del ristorante. Deve trasmettere cura e personalizzazione, raccogliere preferenze, tenere conto di esigenze alimentari o richieste particolari. 

Ogni messaggio automatico, ogni conferma ricevuta, è un’opportunità per rafforzare il valore del brand.

3. La tecnologia giusta ti fa lavorare meglio, non ti toglie autenticità

Molti ristoratori fine dining temono che affidarsi alla tecnologia possa impoverire l’interazione umana. 

In realtà, se ben progettata, la tecnologia può diventare un amplificatore dell’accoglienza.

Ad esempio, con software di gestione prenotazioni come Plateform, la prenotazione online diventa parte integrante dell’esperienza all’interno del locale: visibile su Google, prenotabile tramite una pagina web accessibile h24.

 E ogni richiesta viene gestita con la stessa precisione e attenzione che si riserva in sala.

Questo permette di risparmiare tempo, ridurre errori, evitare overbooking e – cosa fondamentale – rispondere in modo puntuale, anche quando il personale è impegnato con il servizio.

4. Conoscere i clienti è il primo passo per farli tornare

Il cliente fine dining è molto spesso esigente, ma anche estremamente fedele quando si sente riconosciuto. 

Ricordare i suoi gusti, il suo vino preferito, la sala in cui ha cenato l’ultima volta: sono dettagli che trasformano una buona esperienza in una memorabile.

Grazie a strumenti CRM avanzati, è possibile raccogliere e gestire lo storico di ogni cliente.

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5. Recensioni e prenotabilità: è online che ti giochi tutto

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